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Recensione Sig Sauer P226 della KJW in colorazione OD

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Messaggio Da veleno Sab Dic 01, 2012 3:49 pm

Un po di storia:

La SigSauer P226R è una moderna pistola semiautomatica di fabbricazione svizzera.
La versione “Real Steel” è lunga 196mm con un peso dichiarato di circa 800-850 gr. e camera, nelle sue varie versioni, il calibro 9x19mm Parabellum, il 40S&W e il .357 SIG. Il suo caricatore può contenere da 12 a 15 colpi a seconda del calibro.
Per anni è stata in gara, con la ben nota Beretta M9, per l’adozione da parte dell’ US Army, difatti, solo queste due pistole sono risultate idonee ai severi test ai quali vengono sottoposte le pistole in prova.
La pistola della italiana Beretta si è però dimostrata più affidabile ed economica rispetto alla rivale svizzera.
Queste doti non hanno però impedito ai U.S. Navy Seals di abbandonare la M9 dopo alcuni anni di infruttuose prove e adottare la P226R.
Attualmente è adottata da numerosi reparti militari e polizie di tutto il mondo: solo per citarne alcuni, dai già menzionati Navy Seals, alla Defence Intellingence Agency, al Police Department di Dallas passando per gli inglesi della British Armed Forces.
Varie sono le versioni in commercio che comprendono la P226R (Rail) dotata di slitta per la torcia o laser, sino alle versioni Navy (per i Navy Seals), Blackwater e Elite.

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Passiamo alla versione da SOFTAIR

La pistola in oggetto è una SigSauer P226R della KJW (Kuan Ju Works), full metal, con funzionamento a gas, sistema BlowBack e Hop-Up regolabile.

Ecco come si presenta la confezione
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La pistola si presenta esteticamente come un ottimo prodotto: non vi sono segni di sbavatura né di pittura in eccesso.
La leggera abbondanza di lubrificante presente sulla pistola ne aumenta la somiglianza con la real steel.
La replica, tutta in metallo, si attesta ad un peso di 1140 gr. (caricatore carico incluso).
Il caricatore è bifilare da 25 BB.
Tutte le serigrafie sul fusto e sul carrello sono eseguite con gran precisione e sono inerenti la Real Steel tranne le note “cal. 6mm” e il “made in Taiwan” che si possono osservare nei particolari delle foto.
Le guancette sono in plastica ruvida recanti le scritte “Sig Sauer” da un lato e “P226” dall’altro.

La pistola ed i suoi accessori:

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La slitta da 20mm per poter agganciare una torcia Surefire e l'aggangio per il silenziatore
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Il caricatore da 26BB
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Lo scarrellamento è fluido con arresto secco, ottimo il grip, sia con i guanti che senza, grazie al lungo tratto utile per la presa.
L’operazione di scarrellamento permette di camerare il primo BB ma, essendo una replica a gas, è possibile anche sparare a vuoto il primo colpo e l’asg, per effetto del gas, scarrellerà e camererà il primo BB del caricatore.

Ecco come si presente il BB incamerato nella finta camera di socppio
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E’ possibile (e molto realistico) incamerare il primo BB e abbattere il cane tramite la leva abbatti cane, per il trasporto ad “asg carica” (consiglio comunque di rivolgere a terra l’asg durante questa operazione).
Lo smontaggio del carrello avviene, a caricatore stratto, arretrandolo manualmente fino a bloccarlo in hold open e quindi ruotando di 90 gradi verso il basso.
A questo punto il carrello sarà svicolato dal corpo della pistola e potrà essere estratto facendolo scivolare in avanti.
Si ha quindi accesso al sistema Hop-Up, ben costruito ed efficace, sul quale è possibile agire direttamente tramite una dura rotella, senza quindi la necessità di utilizzare brugole o altri utensili.
Per rimuovere dalla sua sede il gruppo Hop-Up e le canne interna ed esterna, si dovrà sganciare la molla di recupero del carrello.
Questo si ottiene spingendo il perno E verso la volata e una volta uscito il “dente” di blocco dal gruppo Hop-Up (F nella foto sotto), ruotando il perno stesso di 90 gradi verso sinistra in modo da poterlo estrarre tirandolo a se e verso l’alto.
A questo punto il gruppo Hop-Up e il gruppo canne (uniti in un unico blocco) può essere rimosso estraendolo con delicatezza tirando anch’essi verso di se e verso l’alto.

Ecco il gruppo Hop-Up
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Un pò di foto della pistola smontata
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